SAN POLO DEI CAVALIERI foto panoramiche

 

La storia

 

In epoca medievale risulta col nome Castrum Santi Pauli fondato nell'XI secolo dai "Monaci di San Polo", e lorofeudo fino al XIV secolo, quando, per volontà del papa Bonifacio IX, passò agli Orsini. I nuovi proprietari fecero miglioramenti alle mura. La prima citazione storica, tuttavia, risale al 1081 quando papa Gregorio VII confermò l'appartenenza del feudo all'Abbazia di San Polo. Nel 1429 venne regolarizzata la vendita dai monaci agli Orsini e, nel 1479Napoleone Orsini concesse lo statuto. Nel 1558 il feudo passò ai CesiFederico Cesi, fondatore dell'Accademia Nazionale dei Lincei, elesse il paese a sede della stessa Accademia. Qualche anno dopo la cittadina fu colpita dalla peste.

In seguito a tale epidemia, nel 1656, gli abitanti risultarono solamente 377. I Trusiani, pare, giacché le notizie non sono chiare, siano stati incaricati di ripopolare il centro, dato che i nuovi proprietari, i Borghese, non si curavano affatto degli aspetti demografici del paese. Alcuni anni più tardi il nome fu cambiato da San Polo in quello odierno a seguito del passaggio di un ordine cavalleresco (forse i Cavalieri di San Giovanni).

Nel 1849 vi passò Giuseppe Garibaldi con Anita e molti volontari in fuga da Roma dopo la caduta della Repubblica Romana. Garibaldi per sviare l'attenzione degli eserciti che lo inseguivano fece finta di proseguire da Tivoli verso Arsoli ma prese la strada di San Polo passando poi da Palombara Sabina, Mentana e Monterotondo, dirigendosi, tramite il territorio reatino, verso la Romagna.

Nel 1867, nel corso della campagna per la liberazione di Roma, fu teatro di movimenti garibaldini di cui esistono testimonianze nel "Museo Nazionale della Campagna garibaldina dell'Agro Romano per la liberazione di Roma", in Mentana. Il 22 novembre 1863 fu fondata la celeberrima banda musicale di San Polo dei Cavalieri di cui il primo direttore fu Giuseppe Fantoni di Cento.

Nel 1871 vi fu l'elezione del primo sindacoValeriano Fantoni. Mentre la popolazione cresceva la quantità di acqua disponibile era insufficiente, così si pensò di soddisfare il fabbisogno idrico dei sampolesi costruendo un nuovo acquedotto ("Riu vecchio in Piazza della Vittoria").

Nel 1900 la carenza d'acqua interessò la frazione di Marcellina; si costruì pertanto un ulteriore acquedotto, comprando 2 sorgenti di Roccagiovine per il prezzo di 5000 £ dal Marchese Gallo. I dissidi sorti tra Marcellina e San Polo divennero progressivamente più aspri finché, il 5 luglio 1909 si decise di rendere Marcellina comune autonomo, evento che non valse tuttavia a risolvere definitivamente la conflittualità. Nel 1910 venne fondata la "Gazzetta di San Polo".

Nel 1920 si inaugurò la carrozzabile Roma-San Polo dei Cavalieri. Nel 1922 la "Società Fiamma" (nel giorno del venerdì santo) portò l'illuminazione stradale nelle viuzze del paese.

Nel 1939 si restaurò il Castello Orsini-Cesi-Borghese, che nel 1944, dopo essere stato acquistato dall'avvocato Chiappini, fu venduto all'architetto Luca Brasinie successivamente acquisito dall'architetto Berardi. Rimasto di proprietà della famiglia Berardi fino al 1986, fu poi rilevato da privati che restaurarono la rocca riportandone l'originale bellezza artistica e storica dal mastio centrale (datato 960 D.C.) agli affreschi delle sale patronali del 1300. In parte utilizzato come residenza privata, più della metà fu resa accessibile per eventi pubblici (sagra dell'olio e della cerasa) e conferenze. Il 2 aprile 2000 nella chiesa di San Nicola vennero rubate opere di arte sacra anche di pregio, alcune delle quali recuperate dai carabinieri nel 2005. L'11 agosto 2001 venne fondato il museo civico, purtroppo chiuso dal 2003. Il 23 settembre 2001 un incendio mise in serio pericolo il paese[2].